Via Crucis
Dal 1997 sino ad oggi, ogni Venerdì Santo, con entusiasmo e orgoglio viene messa in scena uno dei più antichi riti della comunità della Valle del Sabato, la Passione di Cristo: “Elì, Elì, Lemà Sabactani?” (che in aramaico parlato da Gesù, vuol dire: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”); la cui interpretazione, secondo un antica tradizione locale, compete ad una nota famiglia atripaldese, tramandata da padre in figlio. Ogni edizione richiama l’interesse di tutta la cittadinanza e non solo, più di mille spettatori assistono e apprezzano il progetto culturale e di recupero della tradizione storiografica che l’Associazione, ogni anno, rinnova e migliora, apportando nuove scene, location, nuovi effetti e nuovi costumi.
Per la rappresentazione scenica, oramai da anni, la Pro Loco Atripaldese si affida all’esperienza e alla bravura della compagnia teatrale Clan H diretta dal maestro Lucio Mazza mentre i testi recitati sono tratti dal libro “Quid est veritas?” di Matteo Claudio Zarrella. Gli ultimi momenti della vita di Gesù: l’Ultima Cena e/o il Processo sul Sinedrio e le Cadute vengono rievocati nel centro storico della città, per poi concludersi sulla storica collina di San Pasquale, luogo di particolare suggestione e che ben si presta all’interpretazione drammatica della Crocefissione e Deposizione del Redentore.
La liturgia sacrale che viene messa in scena, regala emozioni senza tempo, fa rivivere antiche pagine storico-religiose, un vero e proprio momento di raccoglimento e meditazione che tutti gli atripaldesi attendono con gioia, e che oramai fa parte di quello che si definisce folklore locale.
L’evento vede un centinaio di partecipanti impegnati come attori o figuranti, senza contare lo staff tecnico per video, audio, luci e scenografia. La manifestazione è resa possibile grazie ai contributi del 5×1000 che molti decidono di destinare all’Associazione, permettendo così la realizzazione di attività come questa che richiedono un considerevole finanziamento.